Intervista dell’avv. Elio Errichiello al TG dopo la vittoria al Tar.
Nuova vittoria in materia di inquinamento elettromagnetico e lotta alle antenne 5G: con sentenza pubblicata oggi, il Tar Napoli ha accolto il nostro ricorso contro l’antenna Iliad costruita a Quarto, città nell’area flegrea in provincia di Napoli.
Il ricorso era iniziato alcuni mesi fa, e avevamo già ottenuto un provvedimento cautelare positivo con cui il Tar aveva accolto la nostra domanda cautelare e sospeso il funzionamento dell’impianto, ordinando di fermare i lavori.
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Ora è arrivata la sentenza, che conferma le nostre censure e annulla gli atti con cui il Comune di Quarto aveva autorizzato la costruzione dell’impianto 5G.
Per qualsiasi segnalazione potete contattarci scrivendoci una mail!
Significativo che il Tar abbia richiamato nella sua motivazione quasi in toto un diretto precedente ottenuto sempre dal nostro studio, ossia la sentenza con cui ottenemmo l’annullamento dell’antenna Linkem a Marianella, periferia di Napoli.
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Peraltro, la sentenza di oggi arriva esattamente un mese dopo la sentenza del Tar Perugia, che aveva accolto un altro dei nostri ricorsi in materia di elettromagnetismo: antenne, elettrosmog, 5G e banda larga e aveva impedito la realizzazione di un impianto Wind in provincia di Perugia.
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Continuano così i nostri risultati positivi in materia di lotta all’inquinamento elettromagnetico, con sentenze importanti soprattutto in vista del proliferare del fenomeno 5G. Si rammenta che l’ultima tecnologia cellulare, 5G, utilizzerà per la prima volta onde millimetriche oltre alle microonde utilizzate per le tecnologie cellulari più vecchie, da 2G a 4G. Data la portata limitata, il 5G richiederà antenne cellulari ogni 100-200 metri, esponendo molte persone alla radiazione delle onde millimetriche. Il 5G impiega anche nuove tecnologie (ad es. Antenne attive in grado di formare fasci; array a fasi; massicci input e output multipli, noti come MIMO massiccio) che pongono sfide uniche per misurare le esposizioni.